home | login |
 

2.2.3.7 Impianto di una protesi unicompartimentale minimale invasiva con la navigazione computerizzata

 

L’impianto di una protesi al ginocchio unicompartimentale è indicato quando:

  • l’artrosi del ginocchio è localizzata principalmente in un solo compartimento femorotibiale,
  • le strutture legamentarie dell’articolazione sono intatte e
  • la cartilagine negl’altri compartimenti è consumata solo minimamente.

Questo è indicato specialmente quando il paziente non più giovane soffre di un’artrosi nella parte interna del ginocchio (la gonartrosi vara), o raramente in quella esterna (la gonartrosi valga) (Figura 4).

L’impianto di una protesi al ginocchio unicompartimentale è indicato quando:  •	l’artrosi del ginocchio è localizzata principalmente in un solo compartimento femorotibiale, •	le strutture legamentarie dell’articolazione sono intatte e  •	la cartilagine ne 
(Figura 4) Artrosi del compartimento interno femorotibiale (gonartrose vara).

I nuovi strumenti della protesi unicompartimentale per la chirurgia minimale invasiva permettono con l’aiuto della navigazione computerizzata non solo di avere una buona veduta del campo operatorio ma anche di potere impiantare la componente femorali e tibiali in modo molto preciso. Di solito basta un’incisione della pelle di solo 6-8 cm. Grazie a questi nuovi strumenti chirurgici e a questa nuova tecnica minimale invasiva chirurgica si minimizza il trauma chirurgico sia all’apparato muscolare e legamentario nelle sue funzioni primordiali che a quello osseo, come nell’impianto di una protesi totale.
L’impianto di protesi unicompartimentale al ginocchio con questa nuova tecnica e con una cicatrice minima garantisce molto meno dolori postoperatori e permette una riabilitazione postoperatoria molto veloce. Il paziente può caricare con il peso massimo l’articolazione operata subito dopo l’operazione e quindi puoi lasciare ben presto anche l’ospedale. Con questa nuova tecnica si può quindi cercare di ridurre sia la durata che i costi dell’ospedalizzazione del paziente.


I vantaggi primordiali dell’impianto di una protesi unicompartimentale con la navigazione computeriz-zata sono i seguenti:

    • Piccola incisione della pelle
    • Intervento con trauma minimo del tessuto molle
    • Nessuna lesione del tendine del muscolo quadricipite, con conseguente meno dolori postoperatori
    • Nessuna lussazione della rotula, con quindi molto meno dolori postoperatori
    • Mantenimento dei legamenti crociato anteriore e posteriore, con quindi il mantenimento inalterato dei riflessi propriocettori
    • Impianto molto preciso della componente femorale e tibiale della protesi
    • Resezione minimale dell’osso del femore e della tibia. In questo modo è possibile piu’ tardi sostituire la protesi unicompartimentale con una protesi totale senza perdere troppo osso e senza rovinare i legamenti e il tessuto molle
    • Conservazione dei legamenti, dell’articolazione contralaterale e dell’articolazione femoropatellare
    • Ripristino veloce di un movimento completo del ginocchio e del cammino a carico completo
    • Reabilitazione postoperatoria molto veloce
    • Degenza ospedaliera più corta

All’ Ospedale dell’Alta Engadina viene eseguita la protesi unicompartimentale al ginocchio (per esempio la protesi unicomparimentale EIUS o UNIX della ditta Stryker, vedi figura 5) con la chirurgia minimale invasiva a cielo aperto e con l’aiuto della navigazione computerizzata “aperta” della ditta Stryker-Leibinger (“Aperta”: significa che grazie alla navigazione computerizzata della ditta Stryker-Leibinger si può usare qualsiasi tipo di protesi indipendente da una ditta particolare, per cui il computer è aperto a qualsiasi tipo di protesi).

1 A 2 B 3 C
(Figura 5) La protesi unicomparimentale EIUS della ditta Stryker:
Componente femorale (A), tibiale (B) e schema delle componenti (C).


Nelle seguenti immagini si dimostra come avviene l’impianto di una protesi unicompartimentale al ginocchio con il sistema di navigazione computer-assistita della ditta Stryker-Leibinger per una gonartrosi vara. La fase preoperatoria avviene nella stessa maniera come per un paziente candidato per una protesi totale al ginocchio (vedi immagini 0 e 1 alle pagine 15-16).

Immagine 1:
Incisione

Incisione della pelle e dell’articolazione anteromediale minimale invasiva di 6 bis 8 cm. Nell’immagine si puo’ vedere il consumo della cartilagine del condilo del femoro.


Immagine 2:
Digitalizzazione dell’articolazione



Con l’aiuto del puntatore (dito palpatore, inglese „pointer“) vengono digitalizzati i punti anatomici di riferimento del ginocchio importanti per l’operatore (p.e. qui viene digitalizzata la superficie del piatto tibiale). In questo modo il sistema di navigazione fornisce tutti i dati fondamentali in tempo reale in sala operatoria.


Immagine 3:
Asse e cinematica sul monitore

Muovendo l’articolazione del ginocchio si possono controllare le parti del tessuto molle prima dell’impianto della protesi. Il chirurgo può riconoscere attraverso il monitor della stazione di navigazione le proporzioni assiali dell’arto (foto A) e la cinematica dell’articolazione durante tutto il movimento (foto B).
 A

 B


Immagine 4:
Tibia, lettore e maschera di taglio mobile computerizzata

Tecnica a mani libere per mettere la maschera di taglio mobile sulla tibia guardando direttamente il video del computer a secondo il desiderio del chirurgo (foto A). Il chirurgo può mettere la maschera di taglio mobile sulla tibia nella posizione desiderata di varo/valgo, flessione/estensione e d’inclinamento anteriore-posteriore del piatto tibiale.
Immagine 4: Tibia, lettore e maschera di taglio mobile computerizzata Tecnica a mani libere per mettere la maschera di taglio mobile sulla tibia guardando direttamente il video del computer a secondo il desiderio del chirurgo (foto A). Il chirurgo può met A

La maschera di taglio mobile viene fissata sulla tibia con dei chiodi nella posizione desiderata (foto B).

La maschera di taglio mobile viene fissata sulla tibia con dei chiodi nella posizione desiderata (foto B).   B  Immagine 5:  Taglio del condilo del femore Il chirurgo taglia l’osso del femore con l’aiuto della maschera mobile per porre successivamente, in B


Immagine 5:
Taglio del condilo del femore

Il chirurgo taglia l’osso del femore con l’aiuto della maschera mobile per porre successivamente, in maniera ottimale, la componente femorale della protesi. Tecnica con chirurgia minimale invasiva MIS.


Immagine 6:
Impianto della protesi di prova

Dopo che il femore e la tibia sono stati preparati per l’impianto, il chirurgo inserisce prima di tutto una protesi di prova. Qui l’impianto della componente femorale con la tecnica chirurgica minimale invasiva MIS (foto A) e schema delle componenti (foto B).
1 A 2 B


Immagine 7:
Impianto della protesi definitiva

Quindi viene incementata la componente femorale.
Immagine 7:  Impianto della protesi definitiva Quindi viene incementata la componente femorale.       


Immagine 8:
Fine dell’operazione

Dopo ca. 1 h e 45 min. l’operazione è terminata e la cute viene suturata. Il risultato finale è visibile radiologicamente nella figura 6.
1 A 2 B
(Figura 6) Radiografia in piedi ap (foto A) e di lato (foto B) del risultato finale dopo l’impianto della protesi unicomparimentale EIUS della ditta Stryker.


Immagine 9:
Radiografie prima e dopo l’operazione

1 A JPEG Encoder Copyright 1998, James R. Weeks and BioElectroMech. B

Radiogramma in piedi: Un paziente con un’artrosi vara al ginocchio destro di 70 prima dell’operazione (foto A) e 6 settimane dopo l’impianto di una protesi unicomparimentale (UNIX System der Firma Stryker) al ginocchio destro con la tecnica minimale invasiva e con la navigazione computerizzata ricreando un’asse della gamba destra diritto (foto B).


2.2.3.8 Riprese video postoperatorie

In questi video si possono vedere pazienti, che hanno dato gentilmente il loro permesso, dopo l'impianto di una protesi al ginocchio:
(Per favore puntare il pulsante qui)




Artrose al ginocchio
Gonartrose:

Per tornare all'indice: Per favore puntare il pulsante qui